Abbiamo tutti bisogno di "ossigeno".
Eh! si caro cliente o meglio caro potenziale cliente,
quello che col solito termine anglosassone viene chiamato “prospect”, se mi
neghi la possibilità di ascoltarti, di parlarti, di mettere a disposizione le
mie conoscenze e competenze, di condividere, di implementare in te e nel tuo
nucleo familiare consapevolezza, sappi che stai togliendo l’ossigeno a entrambi.
Quell’ ossigeno che serve al Consulente finanziario per compiere l’azione di
aiutare le persone a fare scelte finanziarie consapevoli, rappresentandone
anche i rischi e le incertezze ma stai togliendo ossigeno anche a te, lo stesso
che ti serve per alimentare la tua consapevolezza, la tua educazione in materia
finanziaria, che ti fa risparmiare tempo, denaro, ma anche aumentare abilità,
fiducia, immagine. Tutto con il fine di acquisire nel tempo il giusto rapporto
con il denaro e il corretto impiego dello stesso non come fine ma come mezzo
per percorrere la strada, condivisa con il tuo consulente finanziario, che ti
porterà fino ai tuoi obiettivi, Quelli che devi avere chiaro in mente prima di
investire e pianificare le tue risorse economiche.
Si lo so mi dirai di tutto e di più circa le tue
esperienze passate, mi racconterai di esperienze andate male senza quasi mai
ricordare quelle andate bene. Mi dirai che è tutta una fregatura che hai
sentito di amici, parenti, conoscenti che hanno perso molti risparmi accumulati
in tanto tempo. Non mi dirai certo che in 10,15,20 o 40 anni un investimento
finanziario, adeguato per rischio vs
rendimento e per il giusto tempo, sfruttando soprattutto la formula
dell’interesse composto, si è moltiplicato all’ennesima potenza. No non me lo
puoi raccontare perché molto probabilmente non hai avuto la pazienza di viverlo
ma solo di vederlo nei grafici che il consulente ti mette davanti aumentando
ancora di più l’amarezza che deriva ogni volta quando esce fuori il classico “bias”
comportamentale del “senno di poi”.
Eppure la storia è li e cosi anche i numeri che sono
inconfutabili.
Ora però c’è una differenza, anzi più di una e non di
poco conto tra me che faccio il consulente finanziario e te che sei prima di
tutto CITTADINO, CONSUMATORE, LAVORATORE, EDUCATORE IMPLICITO e poi sei
RISPARMIATORE/INVESTITORE.
La principale differenza è che la mia potenziale platea
di clienti tra famiglie e imprese è di oltre 25 milioni di persone o per meglio
dire, tutti coloro che lavorano, guadagnano e risparmiano ( l’Italia è uno dei
primi paesi al mondo per quota di risparmio e uno degli ultimi per educazione
finanziaria e c’è tanto lavoro ancora da fare ) hanno bisogno di un consulente
finanziario che li aiuti a fare le scelte finanziarie consapevoli di cui
parlavo all’inizio. Tu invece come risparmiatore hai a disposizione circa
35.000 consulenti finanziari e poi il mondo delle Banche, ma hai in molti casi
due cose che rischiano di frenarti, la “non conoscenza” e la “paura di….”
Riguardo alle Banche , le differenze non sta a me
definirle in questa mia riflessione perché come puoi ben immaginare sono in
conflitto di interessi. So solo che in questi 3 mesi di emergenza da Covid-19
il cliente di una Banca ha trovato, e ancora troverà, notevoli ostacoli e
difficoltà. Vieni ricevuto solo per appuntamento, il tuo interlocutore cambia,
ti senti un numero e non una persona, se hai problemi con il tuo home banking
devi attendere ore che qualcuno ti risponda al servizio clienti e cosi via.
I miei clienti in
questi mesi hanno ricevuto la solita e classica assistenza che fornisco da sempre.
Vale a dire ascolto delle loro esigenze, newsletter personale ogni 15 gg, disponibilità
H24/7, ( si c’è chi mi chiama e mi scrive anche nel we ) spazio mentale a loro
disposizione, disponibilità a risolvere eventuali problematiche in prima
persona, assistenza continua e da remoto con il supporto della struttura che mi
supporta, monitoraggio continuo degli investimenti e via di seguito.
Riguardo invece alla chiusura del cliente o potenziale che
spesso dipende dalla “non conoscenza” e dalle “paure” o peggio dalla mancanza
di fiducia, uso una frase di Nassim
Taleb in uno dei suoi seminari e che ho trovato su Linkedin……La mancanza di fiducia è peggiore
dell'eccesso di fiducia, il rischio, qualunque sia la sua fonte, è fatale solo
se lo modelli in un modo che ti espone alla cieca agli effetti negativi quando
è troppo tardi. Il fallimento non è un problema se è frequente e abbastanza
piccolo.
Dovremmo essere tutti e due disposti ad incontrarci a
braccia aperte, disposti ad accettare la diversità dell’altro (questo si che
aiuta a costruire le basi di un solido rapporto di fiducia), consapevoli del
fatto che le due posizioni non sono tra loro contrapposte ma protese insieme
verso una condizione di win-win.
Pertanto fare scelte finanziarie inconsapevoli,
investire IN invece di investire PER presenta sicuramente quegli effetti
negativi citati da N. Taleb e che emergono quando è troppo tardi. Gli stessi
che si palesano anche se NON si fanno scelte finanziarie consapevoli per PAURA,
o per NON VOLER DEDICARE TEMPO A CONOSCERE.
Sbagliare o
peggio non fare una pianificazione
finanziaria delle proprie risorse economiche sulla base dei propri obiettivi,
esigenze, bisogni, organizzata per tempo e per il giusto tempo, oggi porta a
problemi di difficile soluzione, segna la sottile linea di confine tra
benessere e disagio, ( che rischia di sfociare in povertà ).
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