Scaricare i tassi negativi sui clienti. La proposta di Unicredit a BCE.




Jean Pierre Mustier, nella sua veste di presidente della Federazione Bancaria Europea (Fbe), ha proposto di trasferire ai clienti delle banche i costi sul denaro in giacenza degli istituti, dovuti dalla politica di tassi bassi. https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/10/03/banche-mustier-unicredit-la-bce-dica-di-applicare-i-tassi-negativi-ai-clienti-con-piu-di-100mila-euro-sul-conto/5495620/
Salvaguardando i depositi inferiori ai 100 mila euro, l'iniziativa - secondo la spiegazione del banchiere (in foto) - avrebbe l'effetto di mobilitare ingenti masse di denaro, in investimenti e consumi, utili a dare uno stimolo reale all'economia.
I tassi negativi, già adottati in Germania e Svizzera, potrebbero essere lasciati alla scelta dei singoli istituti, secondo Mustier: in questo modo diventerebbero utile elemento di concorrenza tra le banche.
Il cliente finale è quello sul quale vengono scaricati i costi sempre più alti che le aziende di ogni settore sopportano . Quello finanziario non ne è assolutamente immune dato che i tassi negativi (voce di costo) cominciano a incidere sui bilanci delle stesse Banche commerciali. Vuoi o non vuoi il risparmiatore dovrà, molto probabilmente, scontrarsi con questa realtà. Prendiamo spunto da questo per iniziare un percorso di consapevolezza rispetto al nostro risparmio anche perché siamo ancora in tempo per approfittare di rendimenti positivi ,seppur marginali, ma che diventeranno sempre più merce rara.
Ricordo a tutti che oggi 4 ottobre 2019 il rischio zero ( risk free ), che è rappresentato nel mondo finanziario dal BUND Tedesco          ( l’omologo del BTP a 10 anni ), il rendimento nominale è negativo dello 0,6%. Perché investire su questo titolo che presenta un rendimento nominale negativo? Semplice, si paga la sicurezza. Una volta la sicurezza, quella tanto inseguita dal risparmiatore italiano, dava un premio cioè un rendimento positivo. Molti Italiani ancora ricordano rendimenti nominali del 16% o addirittura del 20% ma con un'inflazione al 18% o al 22% ( quindi rendimento reale negativo ) Oggi no, oggi non è più cosi. Oggi la sicurezza si paga. E allora perché non prendiamo spunto da questo per iniziare un percorso di consapevolezza rispetto al nostro risparmio dato che  siamo ancora in tempo per approfittare di rendimenti positivi, seppur marginali, ma che diventeranno sempre più merce rara?  Per queste soluzioni sono a disposizione come sempre. 

Eugenio Vicari 
Consulente Finanziario.

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