Breve aggiornamento sulla guerra dei dazi. Prima di agire analizziamo il contesto.


Gli eventi esterni causano emozioni che a loro volta ci portano a compiere delle azioni ma sulla base delle emozioni provate che solo dopo sapremo se avranno avuto successo o insuccesso. Meglio allora analizzare il contesto prima di compiere delle azioni.

VEDIAMO COSA STA SUCCEDENDO E CHE ATTEGGIAMENTO E’ MEGLIO AVERE.

Trump domenica 5 maggio con due tweet annunciava la ripresa della guerra commerciale. E se fosse un clamoroso errore del quale si è pentito un secondo dopo?
Lui ha aumentato su 200 mld di import cinese i dazi dal 10 al 25%.
La Cina come ritorsione ha tagliato le tasse per 480 mld e ridotto la riserva obbligatoria delle banche medie e piccole di altri 43 mld facendo scivolare lo yuan a -10% contro dollaro dal marzo del 2018 e di fatto controbilanciando le misure coercitive statunitensi neutralizzandole.
La Cina ha annunciato contro-dazi al 25% su 60 mld di esportazioni USA creando la shock sulle borse di ieri. Perché questi ribassi? Gli investitori temono i 60 mld tassati dalla Cina in entrata?
Gli investitori temono questo ma quel che temono ancora di più è l’ennesima contromossa di Trump
Infatti Trump  ha minacciato di aumentare al 25% anche l’ultima parte delle export cinese negli USA pari a 325mld. Non a caso però questi 325mld sono stati lasciati per ultimi, infatti essi sono rappresentativi dei grandi interessi USA in Cina come gli iPhone e le Nike (capiamo cosa vuol dire?) sui quali nuovi dazi USA rappresenterebbero “l’autogol degli autogol”. Con le elezioni 2020 un crollo del PIL è impensabile per Trump, quindi nervi saldi e non svendere! ANZI…..!



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