Sopravvivere al proprio denaro? E' possibile ma non auspicabile.

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Esiste il rischio di sopravvivere al proprio denaro? Cioè il rischio che il capitale accumulato non basti per il nostro sostentamento? Che non sia quindi sufficiente a finanziare i costi della longevità?

Sicuramente nessuno è in grado di stabilire quanto vivrà, ma l'Italia in particolar modo soffre e soffrirà più di tutti, come anche il Giappone, il problema demografico dell'allungamento della vita.
Basti pensare, come più volte ho menzionato sul mio canale YouTube ( https://www.youtube.com/channel/UCP7KC_AQ-v2CQmuZCqWWcNA?view_as=public ) come nel 2040 in Italia ci saranno già almeno 25.000.000 di over 65.


Analizzando la cosa da un punto di vista finanziario, ci sono due approcci per risolvere questa incognita. Il primo è non toccare il capitale accumulato e vivere della sua rendita. Quindi si viva fino a 90 o 110 anni si continuerà a percepire quel 3% / 5% di rendita dal proprio capitale. Questo però significa che bisogna disporre di un capitale davvero importante. Infatti se nel 2004 ci si poteva garantire un rendimento medio netto di 3000 euro al mese con solo un capitale do 800.000,00 euro investito in BTP a tre anni al 5%. Pensate che nel 2016 per raggiungere questa rendita  bisognava disporre di un capitale di 1.200.000,00 ma investendo tutto nel BTP 2046 con cedola al 3,25%. Immaginate cosa può esser diventato oggi, 10 ottobre 2018, questo capitale per effetto dello spread. Ve lo dico io, il BTP 2046 il 1 gennaio 2016 valeva 112.57 mentre oggi 10/10/2018 vale 92,36. Un minusvalenza (temporanea) di 215.439,78 euro.



In alternativa si può valutare di progettare un fondo d'ammortamento vale a dire un un investimento che si riduce nel tempo, un periodo prefissato, liberando ogni anno oltre al rendimento dell'investimento, una parte del capitale per compensare quel 3% o 5% desiderato o di cui si ha bisogno. Possiamo dire una sorta di mutuo al contrario.
E cosa succede dopo 20 anni? A parte il fatto che stiamo parlando di 20 anni dopo la pensione, vorrà dire che in mancanza di disponibilità economiche si potrà pensare a destinare all'eventuale sopravvivenza quei beni, per esempio immobiliari, che si sarebbero altrimenti destinati ai figli.
Si finanzierà la propria sopravvivenza vendendo la casa dove si abita o utilizzando formule come la nuda proprietà o il prestito immobiliare ipotecario che consentono di liquidare la casa senza doversi trasferire. https://www.youtube.com/watch?v=Ybww0ALjnVU

Lo stesso metodo si può utilizzare per assicurare il rischio di avere bisogno di cure molto costose e assistenza per un lungo periodo. l'incubo maggiore per le persone in vecchiaia è quello di ammalarsi di Alzheimer e demenza senile. Queste sono malattie che non riducono la durata della vita ma
richiedono una costosissima assistenza.

Il consiglio è quello di impostare una strategia adeguata in età giovane investendo il proprio denaro per un periodo di tempo molto lungo senza preoccuparsi della sola ricerca del rendimento nel breve periodo. #metticitulatesta.

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