TFR in busta paga?.....ma anche no.

Inserire il TFR in busta paga si può ma attenzione a tutte le agevolazioni che si perdono e al rischio aumento dell'aliquota IRPEF. Meglio riflettere prima.

La Legge di Stabilità per il 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190) ha introdotto importanti novità in materia di previdenza complementare, tra cui la possibilità, per i dipendenti privati con un rapporto di lavoro da almeno 6 mesi, di richiedere (e ottenere) la liquidazione mensile del Tfr direttamente in busta paga.
Tale opzione è esercitabile dopo l'entrata in vigore del decreto, 3 aprle 2015 ed è irrevocabile fino al 30 giugno 2018.
Fin qui sembra tutto chiaro, ma i dubbi e le perplessità da parte dei lavoratori e degli operatori del settore ancora permangono.
  • Chi può fare questa scelta?
  • Che cosa comporta per il lavoratore e per l’azienda?
  • Quando e dove presentare la domanda?
  • Perché un lavoratore dovrebbe scegliere (o non scegliere) di optare per il Tfr in busta paga?
Sono solo alcune delle domande cui occorre dare una risposta – chiara e semplice – affinché il lavoratore possa fare la sua scelta in modo consapevole.

COSA C'È DA SAPERE



LE DIFFERENTI TASSAZIONI



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