Lo sai che puoi comprare casa in leasing?



Il contratto di leasing può essere utilizzato anche per comprare casa. Si parla in proposito di leasing immobiliare abitativo. Comprare casa attraverso questa forma contrattuale è molto vantaggioso, tant’è che negli ultimi mesi sempre più risparmiatori scelgono di procedere in tal senso. Tra questi, soprattutto i giovani e chi vuole diventare proprietario di un immobile, ma al contempo non risultarne l’intestatario. Vediamo, dunque, cos’è il leasing immobiliare, come funziona e perché conviene comprare casa con il leasing.

In concreto coloro che intendono acquistare casa mediante lo strumento del leasing dovranno stipulare un contratto con una banca o una società di leasing (concedente). In forza di questo contratto, la banca o la società si obbliga ad acquistare o a far costruire una casa, a scelta del cliente e secondo le sue indicazioni. Dunque, il concedente (banca o società) metterà l’immobile a disposizione del cliente (detto anche utilizzatore) per un determinato periodo di tempo a fronte del pagamento di un canone e, alla scadenza del contratto, il cliente avrà la facoltà di acquistare la proprietà del bene pagando il prezzo (cosiddetto riscatto) stabilito nel contratto.
Leasing abitativo: quali vantaggi
Il contratto di leasing immobiliare abitativo nasce dall’esigenza di favorire l’acquisto dell’abitazione principale ricorrendo ad uno strumento di finanziamento diverso dal mutuo. Rispetto al mutuo, infatti, il leasing presenta diversi vantaggi:
  • può coprire l’intero valore dell’abitazione (mentre il mutuo generalmente copre fino all’80%);
  • mediante il leasing è possibile organizzare con flessibilità l’importo e la periodicità della rata e del riscatto finale;
  • la conclusione del contratto di leasing, inoltre, non richiede il coinvolgimento di garanzie ipotecarie (essendo il concedente dell’immobile garantito dal mantenimento della proprietà del bene stesso fino al momento del riscatto);
  • altri vantaggi rispetto al mutuo sono ravvisabili nel fatto che l’imposta di registro sull’atto di acquisto è ridotta e sia il canone che il prezzo del riscatto sono detraibili.  Nella prassi sono principalmente due le motivazioni che possono portare a valutare questa soluzione: può consentire a tanti giovani, che hanno davanti un futuro lavorativo ma non hanno il capitale per acquistare una casa, di poter stipulare un contratto anche per un lungo periodo (fino a trent’anni) sfruttando i vantaggi fiscali che caratterizzano tale tipologia di contratto; oppure può essere la soluzione ideale per chi vuole diventare proprietario di un immobile (magari facendoci vivere moglie, figli o nipoti), ma non vuole risultare intestatario della casa.  Al momento del riscatto può essere lui l’intestatario oppure un altro soggetto al quale si cede il contratto.

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