Introduzione ai Fondi comuni d'investimento.






Iniziamo una serie di post per capire più da vicino i FCI e le SICAV. I° Post

Cos'è un fondo comune di investimento?

Un fondo comune è uno strumento finanziario paragonabile a un grande salvadanaio dove confluiscono le risorse di molti risparmiatori.
Gli investitori che aderiscono a un fondo mettono in comune i propri risparmi e li affidano a professionisti della finanza, generalmente un team di esperti organizzati in una società di gestione. Saranno i gestori, i cosiddetti money manager, a ricercare il modo più redditizio per investirlo scegliendo tra azioni, strumenti del

reddito fisso, liquidità e diversificando per aree geografiche, settori merceologici, capitalizzazione degli emittenti.

Cos'è una SICAV?

La SICAV è una società di investimento molto simile a un fondo comune. In questo caso però il patrimonio coincide con il capitale versato dai sottoscrittori, i quali non acquistano quote (come in un fondo), ma azioni. I sottoscrittori diventano, pertanto, veri e propri azionisti della società e hanno la facoltà di partecipare alle assemblee, esercitare il diritto di voto e confrontarsi con l'operato dei gestori.

Quali sono le principali tipologie di fondi?

  • Fondi armonizzati UESono sottoposti per legge dell'Unione Europea a una serie di vincoli sugli investimenti allo scopo di limitare i rischi e tutelare i sottoscrittori:
    - non possono investire più del 10% del patrimonio in titoli di un singolo emittente, in prodotti derivati e in titoli non quotati nei mercati regolamentati
    - non possono investire in derivati una somma superiore al valore netto del fondo
    - non possono possedere più del 5% delle azioni con diritto di voto di una società
  • Fondi non armonizzati UESi tratta di una particolare tipologia di fondi caratterizzati da una maggiore libertà di investimento del patrimonio.
Ad essi non vengono applicati i vincoli e le limitazioni previste dalla legge comunitaria per i fondi armonizzati.

Come opera un fondo?

L'unità minima di partecipazione a un fondo viene denominata quota. Investire in un fondo significa sottoscrivere un numero di quote pari all'importo versato diviso il valore unitario della quota.
Il numero di quote di proprietà del sottoscrittore rimane fisso per tutta la durata dell'investimento a meno che non vengano effettuati nuovi versamenti o riscatti di quote esistenti.
Il fondo investe il suo patrimonio in azioni, obbligazioni o altri titoli. Le partecipazioni di un fondo vengono denominate holdings; l'insieme delle holdings del fondo costituisce il suo portafoglio.Sottoscrivere una quota di un fondo significa acquisirne una porzione di portafoglio o, detto in altri termini, un portafoglio in miniatura.

Quali sono i vantaggi dell'investimento in fondi?

  • Non richiedono grandi somme per accederviSottoscrivere un fondo significa partecipare, con un investimento contenuto, alle vicende di un ampio e diversificato portafoglio di titoli.
  • Sono facili da acquistare e venderePuoi sottoscrivere fondi attraverso i consulenti finanziari, gli sportelli bancari, le compagnie di gestione, i supermercati di fondi e da oggi, con Fineco, con un semplice click.
  • Sono regolamentatiIl corretto impiego del capitale è sottoposto a un sistema di controllo e vigilanza presieduto dalla Consob e dalla Banca d'Italia.
  • Sono gestiti da professionistiLa gestione professionale del risparmio dei fondi comuni comporta che siano i gestori, e non tu, a dover monitorare costantemente i mercati e a sfruttarne le migliori opportunità. 

Quali sono i principali rischi?

Il rischio che corri sottoscrivendo quote di un fondo è simile a quello di un investimento in azioni: un risultato inferiore alle tue aspettative o addirittura la perdita di tutto o parte del capitale investito.
È un parametro da valutare e mettere in relazione al rendimento per stabilire se il gestore ha assunto dei rischi adeguati oppure un grado di esposizione non giustificato. Più elevato è il rischio maggiore deve essere il rendimento atteso in grado di remunerare l'incertezza sopportata dall'investitore.
Il rischio viene solitamente inteso come volatilità, vale a dire l'oscillazione del prezzo e del rendimento nel tempo, il cosiddetto SQM (Scarto Quadratico Medio).




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