Popolare di Bari: 70.000 azionisti truffati, l’inchiesta fa tremare la Puglia


Nell’ennesima vergogna del comparto bancario italiano la protagonista è la Popolare di Bari, che mette a rischio l’investimento di 70.000 azionisti per un totale di un miliardo di euro. La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta sui vertici della banca sulla base delle dichiarazioni di un ex funzionario, mentre è da anni che i suoi soci cercano di liquidare le azioni della Popolare di Bari senza avere successo. Stiamo parlando dell’istituto di credito più grande del Sud Italia che dà lavoro a 3.500 persone, collocate nelle 369 filiali sparse sul territorio. È la tredicesima banca in italia per dimensione, con 13 miliardi in attivo e una raccolta di 10 miliardi, in attesa di trasformarsi da popolare a Spa.
Potrebbe non esserci più bisogno ormai. Il Comitato per la tutela degli azionisti della BPB (Banca Popolare di Bari, ndr) si è costituito lo scorso novembre e sottolinea quanto le accuse di reato per associazione per delinquere e truffa, rivolte al presidente Marco Jacobini e ai suoi due figli e vice-direttori Luigi e Gianluca sono molto pesanti. Compongono il Comitato Adusbef, Codacons, Codici e Confconsumatori. Intanto, aleggia lo spettro delle accuse di false dichiarazioni nel prospetto informativo depositato alla Consob, che ancora ricadono sui vertici della Popolare di Bari.

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