Il ribilanciamento del portafoglio finanziario.



Ribilanciare il ptf è il concetto tradizionale dell'allocazione del patrimonio nei vari comparti strategica che, partendo dal rischio complessivo che si intende mantenere nel tempo, rimodula le varie classi d'investimento spostando gli utili da quelle che hanno guadagnato a quelle che sono, diciamo, in ritardo. Il fine ultimo è quello di mantenere il rischio coerente con la filosofia iniziale e per il tempo stabilito.

Ribilanciamento annuale

Probabilmente il modo più semplice per evitare un ribilanciamento eccessivo è dato dal ribilanciamento annuale Ciò tipicamente significa che effettuerete il ribilanciamneto del vostro portafoglio riportandolo alla vostra asset allocation originaria una volta l'anno.


E’ un metodo molto facile e veloce ma lo svantaggio è dato dal fatto che nel corso di un periodo così lungo possono variare di molto, soprattutto quando i mercati sono volatili.

 Ribilanciamento soglia
Un metodo più sofisticato è dato dall’uso di una soglia di ribilanciamento. In tal caso, effettuerete il ribilanciamento ogni qual volta la vostra asset allocation va oltre ad una certa soglia.

Ad esempio, potete impostare la soglia sui 5 punti percentuali. Nel cado del nostro portafoglio 50:50, ciò significa che farete il ribilanciamento ogni qual volta un’attività va oltre il 55% o scende al di sotto del 45% del vostro portafoglio.

Ribilanciamento del flusso di cassa

Una buona soluzione a questi problemi è data dal ribilanciamento effettuato ove possibile con nuovi apporti. Gli apporti possono essere dati da una combinazione di nuova liquidità reddito da dividendi o reddito da interessi. Invece di vendere uno dei vostri ETF potete indirizzare i nuovi apporti verso attività sottovalutate per riportare il portafoglio all'asset allocation giusta. Ciò funziona molto bene soprattutto se il vostro broker opera in uno schema di investimento normale che sconta gli ordini di acquisto.

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