Fondi comuni, Banca d'Italia: in 10 anni scesi i rendimenti e saliti i costi

Risulta quanto mai fondamentale la giusta analisi e il continuo monitoraggio dei FCI italiani e esteri per mantenere sempre efficiente il portafoglio finanziario, utilizzando anche strumenti a gestione passiva come gli Etf.
L'incidenza dei costi dei fondi comunipagati dai risparmiatori è aumentata con la diffusione dei fondi a scadenza (40% della raccolta lorda tra il 2013 e il 2015): dal 2013 le spese pesano per oltre il 10% sul totale delle commissioni.


Pertanto, se si sottraggono i costi direttamente e indirettamente sostenuti dagli investitori -  il Tsc, Total Shareholder Cost, pari  all'1,58% nel periodo 2006-2016 - , il rendimento si riduce dal 3,5 al 2% nel media del decennio.  


Lo segnala Banca d'Italia, pubblicando sul proprio sito una delle "Questioni di economia e finanza" (la n° 391, qui di seguito il testo integrale) - curata da Giorgio AlbaretoGiuseppe CappellettiAndrea Cardillo e Luca Zucchelli -, dedicata appunto a "Il costo totale dell'investimento in fondi comuni".


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