Il PIR come strumento pensionistico?
Penso proprio di si.
Lo strumento PIR può fungere da ulteriore pilastro al quale possiamo assegnare un fine previdenziale-pensionistico come ulteriore capitale disponibile alla data della nostra pensione.
Sappiamo perfettamente che il I° pilastro pensionistico,
cioè quello garantito dallo Stato non basterà e già non basta più e la Legge Fornero certo non aiuta. Il II ° pilastro, cioè i fondi pensione dalla loro uscita non sono mai decollati. Bene affianchiamo a questi due pilastri attualmente insufficienti proprio un fondo PIR magari sotto forma di piano di accumulo e magari prettamente azionario.
Avremo, da una parte una minima pensione statale, vedi I° pilastro, una integrazione di rendita rivalutabile e reversibile con il II° pilastro, vedi fondo pensione aperto e un capitale a disposizione ad integrazione della ns rendita. Il tutto risparmiando ed ottimizzando fiscalmente su quanto abbiamo accantonato.
Oggi, come sottolinea la ricerca del Centro Einaudi sul risparmio http://www.centroeinaudi.it/images/abook_file/Indagine_sul_Risparmio_2016.pdf uno dei più importanti se non il più importante motivo di risparmio per gli Italiani non è più la casa ma i figli.
Ecco, nello svolgere quell'azione di educazione finanziaria e al risparmio di cui c'è assoluto bisogno in Italia, ritengo sia fondamentale ragionare, approfondire e far riflettere il risparmiatore che oggi ha tra i 50 e i 60 anni con figli quasi sicuramente a carico che è opportuno più che mai accantonare con metodo e con obiettivi chiari e concreti, coinvolgendo sin da subito i propri famigliari perché il risparmiatore deve anche essere educatore dei suoi figli e prima si inizia e meglio sarà per il nucleo famigliare presente e futuro.
Lo strumento PIR può fungere da ulteriore pilastro al quale possiamo assegnare un fine previdenziale-pensionistico come ulteriore capitale disponibile alla data della nostra pensione.
Sappiamo perfettamente che il I° pilastro pensionistico,
cioè quello garantito dallo Stato non basterà e già non basta più e la Legge Fornero certo non aiuta. Il II ° pilastro, cioè i fondi pensione dalla loro uscita non sono mai decollati. Bene affianchiamo a questi due pilastri attualmente insufficienti proprio un fondo PIR magari sotto forma di piano di accumulo e magari prettamente azionario.
Avremo, da una parte una minima pensione statale, vedi I° pilastro, una integrazione di rendita rivalutabile e reversibile con il II° pilastro, vedi fondo pensione aperto e un capitale a disposizione ad integrazione della ns rendita. Il tutto risparmiando ed ottimizzando fiscalmente su quanto abbiamo accantonato.
Oggi, come sottolinea la ricerca del Centro Einaudi sul risparmio http://www.centroeinaudi.it/images/abook_file/Indagine_sul_Risparmio_2016.pdf uno dei più importanti se non il più importante motivo di risparmio per gli Italiani non è più la casa ma i figli.
Ecco, nello svolgere quell'azione di educazione finanziaria e al risparmio di cui c'è assoluto bisogno in Italia, ritengo sia fondamentale ragionare, approfondire e far riflettere il risparmiatore che oggi ha tra i 50 e i 60 anni con figli quasi sicuramente a carico che è opportuno più che mai accantonare con metodo e con obiettivi chiari e concreti, coinvolgendo sin da subito i propri famigliari perché il risparmiatore deve anche essere educatore dei suoi figli e prima si inizia e meglio sarà per il nucleo famigliare presente e futuro.
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