Certo che i media non conoscono vergogna.


Tutti, televisione, giornali, radio, social  da giorni a parlare di bail.in.


Ma dove erano 6 mesi fa. Dove 1anno fa. Perché io ne parlo con i clienti da oltre 1anno?
Semplicemente perché i media generalisti devono "vendere" il loro prodotto e lo fanno nel momento in cui la domanda è forte....vi risulta facciano informazione? Fanno ne più ne meno come le banche che collocano i loro prodotti.
Se tutto fosse trasparente e chiaro nessun dilemma:  saremmo in situazione win-win ( cliente- banca ) a beneficio sicuramente del risparmio.
Se facciamo due conti, + di  2.000.000.000  se ne sono andati in fumo con le 4 banche, a rischio abbiamo due banche del nord est per altri 1.700.000.000 di sole obbligazioni subordinate, Mps anch'essa con ben 6.000.000.000 di obbligazioni subordinate e una mare di piccole BCC in difficoltà e con bilanci poco trasparenti e il 01\01\2016 entra in vigore il bail in.

Se sommiamo tutto, è a rischio una montagna di denaro che potrebbe essere tranquillamente una finanziaria da 10\20 mld a risanamento dei conti pubblici.
Si i conti pubblici rappresentati da un debito insostenibile. Ma di questo tema, che ben si lega al bail.in, ne parlerò nella prossima newsletter di gennaio 2016.

Ma intanto c'è la garanzia sui depositi fino a 100.000,00 euro . Vero. Però..... andiamo oltre e iniziamo a parlare di qualcos'altro che " ovviamente " i media non dicono

I dati seguenti sono fonte del sito del FITD (Fondo tutela dei depositi, www.fitd.it) dal quale sono escluse le BCC,

 .....per l'esercizio 2015, le risorse per gli interventi ( leggi salvataggi bancari ), calcolate nella misura dello 0,45 del totale dei fondi rimborsabili al 30 settembre 2014 ( euro 507.565.907.692 ), sono pari a euro 2.030.263.631, ( art.21 dello statuto del FITD ).
Peccato che tale importo è già stato prosciugato per il salvataggio delle 4 banche  ( come recita il decreto di risoluzione del 23 novembre 2015 ) e per il comma 2 dello stesso articolo:
....qualora, per effetto degli interventi, l’ammontare delle risorse risulti inferiore allo 0,4 per cento, il ripristino della percentuale minima dovrà essere effettuato nel termine di quattro anni. 
Ecco, basta sapere che il governo ha già impegnato tutti i soldi del FITD per i prossimi 4 anni e sperare che nulla ancora accada.

Sono convinto che il sistema bancario italiano, composto già da banche molto solide ed efficienti, sarà in grado di rinnovare il proprio modello organizzativo e il cliente risparmiatore deve convincersi che si deve far educare al risparmio e non pensare solo al mero rendimento nel breve periodo.

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